Ulivi danzanti e Terra madre
Pubblicato da Antonella Ferraro in ulivi evo · 6 Febbraio 2024
ULIVI
DANZANTI E MADRE TERRA
Autore: Antonella Ferraro
Secondo
un’antica leggenda gli uomini sono nati dall’incontro danzante fra il cielo e
la terra, l’humus rugiadoso della terra e la luce davano forma all’essere umano
che in sé racchiudeva l’eterno e il presente in un tutt’uno ilemorfico
(Aristotele filosofo, scienziato 300
a.c. greco) cioè materia e forma,
spirito e biologia in una unità
inscindibile. La terra ai primordi
dell’umanità era un elemento vivente e fondamentale tanto che fra le prime divinità, in più parti del globo, si trova la
dea terra considerata dea madre fecondatrice e
produttrice. Nel terzo millennio si è
accentuata la ricerca per ritrovare le radici dell’umanità quelle radici
che accomunano tutti perché sono le basi naturali della vita l sulla terra. La terra è l’humus, è l’alveo in cui
l’uomo può vivere e creare la propria storia. Il bene
terra va salvaguardato e ampliato e su ciò tutti i popoli sono concordi ma come
fare? Come essere contribuenti attivi del bene terra? Prima bisogna
capire e sapere la terra. Comprendere dall’intimo i ritmi della natura. Saper
entrare in osmosi con lei è attuare un incontro fra anima individuale ed anima
universale, una spiritualità laica che accoglie ogni cultura perché intrinseca
all’intelligenza dell’essere umano. Capire la terra consente di approvvigionarsi di intelligenza nel proprio
settore di azione storica. Per capire la terra è necessario prima conoscere se stessi per
come ognuno è, conoscere l’autentico seme di se stessi.
Fra i grandi protagonisti della terra ci sono gli alberi, fondamentali per
mantenere un ecosistema congruo alla vita e per il suo
sviluppo. Fra i molti e meravigliosi Uno accompagna la cultura mediterranea fin dai primordi, l’Ulivo. L’ulivo è un albero millenario donato,
secondo un antico mito, dalla dea Atene
alla città greca che prese il suo nome. Atena invicta con la sua lancia batté il suolo dell’acropoli facendo nascere il primo olivo che divenne
pianta sacra della città di Atene. Fra
il dono di Poseidone il cavallo e quello di Atena vinse l’Ulivo in quanto
simbolo di pace, calore, cibo ed
eternità, la pianta dell’olivo ha la capacità di rigenerarsi sempre. L’albero
di olivo dona il suo frutto da cui si ricava l’olio di oliva in tutte le sue
declinazioni e la preziosità dell’Extravergine che è il prodotto
di un connubio sagace fra l’uomo faber artigiano e la natura. Forse
non ha caso Atena è la dea della
saggezza, della strategia militare, della giustizia, protettrice degli artigiani
cioè di coloro che hanno particolare maestria nel fare.
Avendo
poco tempo come si può conoscere la terra ed approvvigionarsi dell’interazione con essa?
Uno
strumento può essere la partecipazione a qualche giornate di ecobiologia olistica, full-immersion
in luoghi naturali dove attraverso lezioni, qualche lavoro sulla
terra, un’amena convivialità si
può essere introdotti alla relazione corroborativo e circolare fra natura e
se stessi, la natura fa da
pedagogia e favorisce una messa a punto
e performance di sé. Lo scopo è l’acquisizione, il mantenimento e l’ampliamento
di un benessere olistico, biologico, emotivo, intellettivo.
Per
chi può e vuole giocare in modo più
ampio con la terra una strada è data
dall’agricoltura naturale in sinergismo
con l’ecobiologia olistica, ciò consente prodotti sani, del tutto naturali dove
il fulcro è la capacità dell’uomo artigiano di fare insieme alla natura, il
sinergismo uomo e natura favorisce nel contesto ambientale vivacità, creatività, sanità integrale. E allora può capitare in
particolari momenti della giornata alle
prime luci di un’alba o in un tramonto
rosso cinabro o dopo una pioggia rinfrescante di vedere gli Ulivi Danzanti, l’ondeggiare delle foglie
argentee apre universi concreti ma per
lo più criptici, un certo incontro di luce, aria, acqua, terra può consentire
un’apertura panica dove l’essere umano
si trova a casa propria e può sapere
ed agire il bene per sé e per l’ambiente.